18/01/12

L'incidente (di cervello) post studio

Autocitazione:

Sognare che in un incrocio si vengano incontro due furgoni bianchi, uno rappresentante il Romanticismo e che trasporta tutte le caratteristiche del Romanticismo e l'altro rappresentante l'Illuminismo e che trasporta tutte le caratteristiche dell'Illuminismo, solo perché il Baldi dice che "è limitativo parlare di opposizione del Romanticismo al razionalismo illuministico".
Sto impazzendo.
10/01/2012

Proprio così.

Mi rifiuto di dare un'interpretazione razionale ed esauriente a tutto ciò, apparte "ma quanto fa male lo studio?!".

Stream 1.0

 "Sembra confinato nella vita notturna ciò che un tempo dominava in pieno giorno."

Sigmund Freud, medico psichiatra e neurologo

Da "L'interpretazione dei sogni"

17/01/12

Gatto nero (avvistato il giorno dopo)

Sì, sarò sdolcinata.

Ho sognato mille volte gatti neri, avendone anche avuto uno molto particolare e considerandoli diversi (nono, sdolcinata ma non razzista), e non mi soffermerò sul legame e l'affetto che provo per loro, sulle coincidenze che a mio parere li circondano, sui momenti più insoliti in cui spuntano fuori.

Settimane fa ho sognato di avere un gatto nero, non molto grande ma abbastanza maturo... Perché aveva una cinquantina di gattini, di cui la maggior parte neri ed una piccola parte beije (si suppone dunque che il maschietto in questione, comunque assente dal sogno, sia beije). Li allattava senza indugi e facendo le fusa, in una scatola piuttosto estesa sul balcone di casa mia, durante un sereno pomeriggio.


La stessa sera sono stata col moroso in una villa nei dintorni, affacciata al suo laghetto artificiale. Quello stesso giorno gli avevo già parlato del sogno.
In un momento di effusione sto per dichiararmi a lui, per la prima volta... Quando dall'altra parte del laghetto noto un gatto nero che ci sta osservando immobile, con sguardo attento ed in posizione tesa, pronto per fuggire. Stessa cromatura, stesse dimensioni del felino sognato. Mentre ci osserva qualche secondo mi avvicino; a qualche metro di distanza vuole fuggire, ma non sa che direzione prendere (è circondato da mura dietro ed ai lati). Indugia qualche attimo, poi scappa.

Le interpretazioni sul significato di un gatto nero sono diverse.
Secondo alcuni, si tratta di un simbolo attraverso cui si manifesta il desiderio di tornare al proprio focolare domestico o di crearne uno, o il bisogno di avere uno spazio intimo tutto per sé. Nel sogno in questione i micetti ed il calore materno lo dimostrerebbero. Indicherebbe amore, passione, gelosia, nonché il desiderio di ribellarsi nei confronti di ambienti e persone, dimostrando abilità ed indifferenza.
Altri indicherebbero in tali felini la fine di un periodo, di un istinto che ci dominava.
In molti, indipendentemente dalle avventure notturne, ricollegano il gatto nero alla sfortuna, al presagio di un evento sfavorevole; ma si tratta solo di un'antica leggenda vichinga: si dice infatti che i vichingi venissero scacciati da popoli stranieri attraverso dei gatti neri.

La marmotta che invade la stanza

Passando a sogni meno tenebrosi, quest'autunno ho sognato di essere morsa ripetutamente da una marmotta. La bestia selvaggia e fugace mi attaccava senza timori e indugi dal pavimento, pur trovandomi sul letto della mia stanza.

Mi ha fatto anche male!

Sarà stata la voglia inconscia di cioccolata?

Secondo alcune interpretazioni, sognare una marmotta indica che una persona del sesso opposto funge da causa della propria rovina, o cerca di gettare fango sulla reputazione e sulla personalità dell'altro.

La bestiola si trova nella mia stanza, il mio nido, il mio luogo di meditazione, quasi ad invaderlo senza permesso, rendendolo un luogo poco tranquillo.
Io mi trovo sul letto, sede più intima nell'intimità della mia stanza.
Indici di riflessione personale?

Sognare la propria camera da letto simboleggia infatti la privacy, il proprio mondo segreto, le relazioni sessuali e l'amore, nonché il bisogno di stare con sé stessi, di rannicchiarsi nei propri pensieri, di curarsi e guarire da qualcosa.
E' il luogo della casa in cui più facilmente si diviene fragili di fronte a sé stessi, ci si perde nelle riflessioni, ci si riposa, ci si addormenta.
Così il letto è luogo deputato al riparo, alla difesa... Alla mia tana, che la marmotta, senza timore di uscire dalla sua, non indugia ad attaccare.

Che fosse l'ora di procurarsi qualche coperta in più?

16/01/12

Oltre le scale ed il soffitto

Approposito di palazzi, ho ricordato di aver fatto un incubo qualche anno fa, i cui elementi protagonisti sono sempre il palazzo in cui abito e le sue scalinate, stavolta esteticamente molto più realistiche.

Esco dal mio appartamento, situato al secondo piano, e comincio a salire di fretta le scale verso il piano superiore. Il soffitto del palazzo comincia però ad abbassarsi lentamente, fino ad opprimermi, nonché costringermi a gattonare pur di arrivare in alto. Superato il terzo piano sono quasi giunta alla porta che da sul terrazzo, ma il sogno si interrompe.
Mi sveglio di soprassalto, coi brividi alla schiena, come se già nel sonno compissi uno sforzo per uscire dal "coma" notturno.


Soffitto e pavimento del palazzo non godono di chissà quale manutenzione, ma sono bianchi, fatta eccezione per una carta da parati ai lati delle scale, non molto alta ed arancio scuro. Il sogno riproduce caratteristiche cromatiche molto simili. L'incubo può dunque essere considerato realistico, almeno in alcune peculiarità.


È facile connettere
l'oppressione del soffitto, che man mano mette alle strette, con un senso di afflizione dovuto a qualche aspetto della vita e provato lungo un tragitto, o durante la ricerca di qualcosa.
Nel sogno mi muovo comunque verso l'alto, verso il terzo piano. Sto compiendo un movimento ascendente, una tentata evoluzione, un avanzamento, e sto consapevolmente combattendo per ottenerlo. Come già accennato, nel sonno sento i forti brividi sulla schiena tipici degli incubi, che mi permettono di svegliarmi e liberarmi dal senso di angoscia.
Ma un ultimo elemento non è da trascurare: la luce che vedo quasi giunta in terrazza, il mio obiettivo, che scompare insieme al sogno prima che possa raggiungerlo, come un'occasione perduta.

In generale, soffitto e pavimento (in questo caso le scale) solo elementi non molto considerati nell'interpretazione di un sogno, finché nello stesso non avviene qualcosa che li metta prepotentemente in primo piano. Così come nella vita quotidiana, sono difatti due punti di riferimento fisici, senza i quali, o attraverso la disgregazione dei quali, chiunque si sentirebbe smarrito. Il soffitto in particolare protegge dall'esterno ed è il compimento di quel "nido" che difende dal "fuori", da ciò che c'è oltre.
Quando tali punti di riferimento si modificano, o peggio ancora crollano, le nostre sicurezze potrebbero trovarsi in bilico. Non a caso si parla figuralmente di sicurezze che crollano addosso a qualcuno. L'immagine potrebbe anche essere indice di tradimento di fiducia, o almeno sensazione, presagio di questo, o di un cambiamento profondo, magari inaspettato, indesiderato.

Scale e soprattutto soffitto sarebbero pertanto simboli di stabilità ed equilibrio; presenza o precarietà ad esse connesse sono deducibili dai "movimenti" che tali strutture affrontano.

Chiusa in un palazzo senza possibilità di uscita

Questo è uno dei sogni ricorrenti mai fatti che meglio ricordo: lo facevo spesso da bambina.

Mi trovo nel mio palazzo di provincia, nel quale sono cresciuta sin dalla nascita, vagamente modificato dal sogno stesso, più che altro nella presenza al suo centro di una grossa scala a chiocciola al posto dell'ascensore. Ho sempre associato tale scala all'immagine qui a fianco.
Mio fratello ed i miei genitori sono usciti ed io sono sola a casa, mentre altri vicini sono ancora all'interno del palazzo, quando vengo a sapere che la porta dello stesso è chiusa e che nessuno riesce più ad aprirla.
Scendo al piano terra e chiedo ad un vicino cos'è successo, lui mi spiega che chi è rimasto dentro lo è rimasto per sempre, mentre chi è rimasto fuori non riuscirà più ad entrare.
Dello stesso vicino in realtà non avevo mai visto il volto; ho conosciuto una persona a lui molto somigliante solo qualche anno fa, padre di una mia compagna di liceo, scomparso da alcuni anni.
Mi ritrovo dunque con la consapevolezza di non poter più rivedere i miei, di potermi basare solo sull'aiuto dei vicini rimasti dentro; in sostanza di essere rimasta sola.

In un sogno il palazzo, se solido e ben strutturato, indica solitamente la possibilità e la capacità di affrontare le avversità, grazie anche al sostegno della famiglia. Nel mio sogno la famiglia è già assente.
Un palazzo chiuso indica invece il rifiuto delle novità e degli incontri con persone estranee. Lo si nota già dal dialogo col vicino: per quanto fossimo accomunati dall'essere rimasti chiusi all'interno dell'edificio, la me bambina del sogno lo sente totalmente estraneo, quasi come qualcuno da cui guardarsi.
Altro tipo di sogno frequente che riguarda il palazzo è quello in cui la struttura è diroccata, se non cadente: tale visione sarebbe simbolo della difficoltà di ricostruire i pezzi di un rapporto rilevante nella nostra vita, ma ormai deteriorato.

La porta o il portone chiuso rappresenterebbero un aspetto della nostra esperienza disgregato o un'opportunità della quale non si può più usufruire. È anche indicativo di inadeguatezza e frustrazione, di un certo timore e bassa autostima.

Infine, la scala a chiocciola può simboleggiare la connessione ad un perno centrale, allegoria a sua volta di qualcosa da cui non distaccarsi.
È spesso connessa ad un innalzamento interiore, ad un processo di crescita, ma nel sogno in questione la interpterei piuttosto come metafora di chiusura, isolamento ed eventualmente paura.

15/01/12

L'unicorno bianco ed il cavallo

Questa primavera ho fatto uno dei sogni che più in assoluto mi siano rimasti impressi.

Mi trovo in un punto preciso del lungomare del mio paese, la stessa mattina del sogno, prima che albeggiasse (è ancora buio). Sulla spiaggia vedo un unicorno fatto di luce bianca, che al suo passaggio illumina la sabbia, cavalcato da un uomo, e che spostandosi verso destra si immerge in acqua lasciando intravedere solo il corno. Al suo seguito un cavallo della stessa "materia", ripercorre azioni simili a quelle dell'unicorno per poi immergersi.


Leggendo "L'interpretazione dei sogni secondo la psicanalisi" di Tom Chetwynd, emerge che due corni simboleggiano un conflitto, un solo corno la risoluzione di tale conflitto. Più precisamente un unicorno reale rappresenta la soluzione di un conflitto reale, mentre un unicorno "irreale" rappresenta un conflitto interiore che non ha riscontro nella realtà, ma è solo nella propria mente.

Secondo credenze popolari, l'unicorno è un elemento sognato principalmente da bambini e adolescenti, dei quali rappresenterebbe la passione e
l'immersione nel mondo fantastico, ed eventualmente la paura ed il rifiuto di crescere. In generale, sta ad indicare una momentanea volontà di estraniamento, di trovare il proprio intimo spazio, lontano dai clamori della vita quotidiana. È comunque un soggetto raro da sognare.

L'unicorno, generalmente bianco, è rappresentato da miti e leggende come un cavallo bianco dal lungo corno, ed è stato pogressivamente escluso dalle nuove raccolte zoologiche, discendenti dei bestiari, solo nell'Ottocento, infine classificato come inesistente in natura. Ha però continuato ad esistere nei miti e nella fantasia, nei libri e nei videogiochi, nei sogni, come simbolo di grazia e bellezza spirituale. Il corno, simbolicamente posizionato al centro della fronte, luogo dedito all'uso della ragione, indica la capacità di andare oltre il materiale, captando l'intangibile.
Sarebbe inoltre allegoria del desiderio per il bello e la bontà, della meraviglia nei confronti della vita, di ingenuità, moralità ed onestà. Paura di affrontare la vita, dell'intimità sessuale, di una relazione in genere non sono però da escludere quali possibili interpretazioni.

Il cavallo è invece considerato simbolo di sfogo, di selvaggio, di liberazione e flusso dell'inconscio. Strumentalizzato a livello militare sin da tempi remoti, indomito e ribelle, ha sempre simboleggiato vigore, forza vitale e libertà (secondo Freud anche sessuale).

A seconda dei colori e delle situazioni in cui appare, il cavallo assume significati ancora più specifici.
Un cavallo nero è nettamente legato all'oscurità, all'erotismo, alle passioni smodate ed impossibili da contenere. Un cavallo bianco è più che altro connesso all'istinto ed alla forza spirituale. Un gruppo di cavalli indomiti può rappresentare una forza che ha bisogno di essere incanalata e direzionata razionalmente, per trovare la giusta forma in cui manifestarsi. Un cavallo che irrompe in una stanza, solitamente attraverso una finestra, indicherebbe l'irruzione dei repressi e scalpitanti contenuti della psiche nella vita del sognatore, o anche l'invasione del proprio intimo mondo, che ha come conseguenza una volontà di isolamento.


Sia l'unicorno che il cavallo si immergono nelle acque oscure del mattino. L'immersione è notoriamente simbolo di purificazione, catarsi morale e rinascita spirituale. Significa anche ritorno al periodo prenatale. Ma nel caso specifico del sogno, non è da escludere l'allegoria dell'allontanamento.

Da non dimenticare l'uomo che cavalca l'unicorno, un uomo che da le spalle e dalle sembianze alquanto vaghe. Che simboleggi qualcuno d'importante? Sono convinta di sì.
Libera interpretazione.